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Introduzione: come alcuni influencer comprano "like" ai loro contenuti
Una delle tecniche fraudolente più utilizzate per aumentare il numero di like di un post Instagram è l’acquisto diretto. Funziona come il servizio di compravendita di follower.
Anche qui ci si affida a dei siti specializzati che fanno in modo di veicolare engagement al singolo post. Spesso sono gli stessi siti che già vendono follower che propongono anche di acquistare "interazioni".
Una schermata del sito iDigic che spiega perché è utile comprare anche like insieme ai follower
Questi sono alcuni dei servizi che permettono l’acquisto di like su Instagram.
- Buzzoid
- SocialShop
- iDigic
- iGrowth
- StormLikes
I costi dei servizi sono molto simili a quelli dei follower, si parte da un dollaro fino ad un massimo di $3 per 100 like fino ad arrivare a cifre come $70 per 10k like o $250 dollari per 50k like.
L’offerta di like istantanei di un sito specializzato
Il processo di acquisto anche qui è molto semplice, cliccando Buy Now si dovranno inserire mail e nome utente Instagram. Trattandosi di engagement e non solo follower in questo caso si potranno selezionare le immagini che si vogliono potenziare, il numero di post selezionabili è variabile in base al sito che si utilizza ma si va principalmente da 5 a 15 immagini per acquisto. In siti che presentano un servizio più sofisticato ci sarà anche la possibilità di decidere metriche ulteriori come la nazionalità dei like, il genere e il ritardo con cui essi arriveranno al post.
C’è però una differenza sostanziale dall’acquisto di follower. Per le interazioni è possibile fare abbonamenti mensili che promettono di ottenere dai 100 ai 1000 like per ogni post pubblicato nel periodo, fino a 10 post al giorno.
Il servizio di like ad abbonamento mensile
Vista la facilità con cui è possibile acquistare like oggigiorno, com’è possibile riconoscere quei profili che ne fanno uso? Come per i follower acquistati, in passato c’erano alcuni dettagli che rendevano queste interazioni automatizzate facilmente riconoscibili come tali. Consideriamo alcune caratteristiche tipiche dei like acquistati:
- "Like" si comportano come un "blocco unico".
- "Like" falsi arrivano contemporaneamente.
- Genere e nazione di provenienza degli account che interagiscono sono poco attinenti
- Engagement rate risulta artificialmente alto per i contenuti prodotti
Alcune di queste caratteristiche sono ancora riscontrabili su molti account che hanno acquistato engagement fasullo, in quanto non tutti i siti specializzati nella vendita sono così sofisticati. Alcuni invece si sono evoluti per essere meno identificabili da advertiser e brand, arrivando ad offrire target specifici per genere e area geografica oltre alla possibilità di scegliere un arrivo graduale dell’engagement per non risultare sospetti.
Vediamo nel dettaglio alcune delle caratteristiche dei like offerti da queste aziende, e l’impatto che possono avere sul profilo che li acquista.
StormLikes, uno dei servizi più utilizzati ha un’apparenza molto professionale
1. "Like" si comportano come un "blocco unico"
I like che arrivano ai post non provengono quasi mai da utenti reali. Tutti i siti che promettono like “veri” semplicemente non dicono la verità. Non ci sono eserciti di persone che gestiscono migliaia e migliaia di account per farli interagire con i profili che acquistano engagement. Semplicemente sono account falsi, creati in pochi minuti e programmati per seguire e mettere like.
I loro comportamenti sono quindi prevedibili. Per esempio i servizi che offrono abbonamenti mensili per 1000 like a post fanno arrivare sempre lo stesso numero di like ad ogni immagine. In questo modo l’unica differenza sarà quella dell’engagement organico, ma se un profilo acquista follower e like avrà un engagement quantificabile in poche decine. I numeri saranno così sempre molto simili e se si dovesse passare da un engagement medio per post di 200 ad uno di 1200 da un giorno all’altro è molto probabile che siano stati acquistate delle interazioni.
Come si è adattato negli anni? Molti siti oramai permettono di suddividere i like somministrati in modo casuale su diversi post per poter avere l’apparenza organica. Anche servizi su abbonamento permettono di far arrivare i like in modo randomizzato mostrando delle differenze importanti tra un post e l’altro.
I servizi di StormLikes sono molto avanzati e permettono di mascherare i like comprati da engagement organico
2. "Like" falsi arrivano immediatamente
Molti siti promettono l’arrivo entro pochi secondi dall’acquisto dei like ma spesso questo arrivo immediato può essere controproducente. Un conto è ricevere decine, o anche centinaia di like, al minuto ma nel caso in cui le interazioni immediate siano migliaia può essere visto come un campanello d’allarme. Questi aumenti non sono semplici da vedere ma ci sono programmi che possono analizzare l’aumento di like nel tempo.
Come si è adattato negli anni? Per evitare di risultare troppo sospetti con aumenti massivi di like somministrati, ora molti servizi di vendita permettono di ritardarli e “spalmarli” nel tempo.
3. Genere e nazione di provenienza degli account che interagiscono sono poco attinenti
Se i like ricevuti da un post di un profilo italiano sono prevalentemente fatti da account cinesi è altamente improbabile che siano organici. Oppure se un profilo specializzato nel make-up e nei prodotti beauty ha engagement proveniente esclusivamente da un pubblico maschile ci troviamo sicuramente di fronte a like acquistati.
Post dell’account di Will Smith con la lista di like a lato
Per controllare la provenienza dei like è molto facile, su desktop basta cliccare sul numero di like del post e si aprirà una finestra alla destra del post con la lista di tutte le persone che hanno messo like al post. Basterà controllare a campione alcuni di questi profili, o cercare quelli sospetti per poter avere la conferma che si trattino di bot oppure no.
Come si è adattato negli anni? Anche i siti specializzati nella vendita di like hanno iniziato a sviluppare servizi di consegna più profilati sulle preferenze degli acquirenti. È quindi possibile selezionare le nazioni di provenienza come pure il genere prevalente (si possono anche scegliere delle percentuali diverse tra uomini e donne).
4. Engagement rate risulta artificialmente alto per i contenuti prodotti
Con l’aumentare di follower l’engagement totale di una pagina diminuisce, è un processo completamente organico. Account con meno di 1000 follower hanno mediamente l’8% di engagement rate, quelli tra i 1000 e i 10k arrivano di solito al 4%, e se si continua a salire arriviamo ad una media del 2.5% per account fino a 100k follower e dell’1.7% per i profili sopra il milione di follower.
Tenendo in considerazione questi numeri, se si trovano account con molti follower e un engagement rate nella media ma nei contenuti sponsorizzati presentano valori fuori norma, conviene fare un veloce controllo dei profili che hanno messo like a quel post.
Una ricerca di SocialSprout sull’engagement medio in base al numero di follower
Come si è adattato negli anni? Questo processo non può essere affrontato dai siti che vendono like ma unicamente dai profili che fanno uso di questi servizi. Starà alla loro volontà di apparire reali riuscire a capire quando i like comprati sono troppi.
Conclusioni
Le interazioni dei follower con un profilo sono una delle principali caratteristiche a cui prestare attenzione nella fase di selezione. Selezionare un profilo che ha fatto uso di engagement falso può diminuire la performance complessiva di un’intera campagna aumentando il suo CPE complessivo.
È quindi utile essere capaci di riconoscere in modo chiaro ed efficace i profili che hanno gonfiato i propri numeri con like e follower falsi. Solo in questo modo si riuscirà a mettere in atto delle campagne di influencer marketing strategicamente ed economicamente funzionali.
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