background_article_image

Guida definitiva all'Influencer Fraud su Instagram

21 Sept. 2018

Sei alla ricerca di creator per la tua prima campagna di influencer marketing su Instagram oppure, dopo un primo esperimento, vuoi selezionare un gruppo più ampio di celebrità con i quali collaborare: come fai a comprendere se è tutto oro quel che luccica? Tutti consigli pratici nella nostra guida antifrode per chi vuole collaborare con influencer su Instagram.

 

influencer fraud Instagram - 01
 
 
Il 2017 è stato l’anno dell’influencer marketing. Il 92% dei marketer che lo hanno utilizzato lo hanno trovato efficace e si sono detti pronti ad aumentare i budget destinati a questo canale anche per il 2018.

Va tutto bene quindi? Nel giugno 2018, in un’intervista, Keith Weed, marketing chief di Unilever ha lanciato un appello a tutto il settore di “fare piazza pulita” di chi attivamente compra follower e utilizza programmi di automazione per fingere livelli di interazione e visibilità più alti. Il messaggio è chiaro: le dinamiche del settore devono farsi più trasparenti, i brand più consapevoli e gli influencer più responsabili. L’auspicio, nelle parole di Weed, è che si crei un circolo virtuoso tra agenzie, piattaforme, brand e influencer per contrastare quella che viene definita come la minaccia più grande alla crescita del settore.

 

Keith Weed, CMO di UnileverKeith Weed, CMO di Unilever (foto: Campaignlive US)

 

Nell’influencer marketing, la frode viene definita come quella pratica che sfrutta l’asimmetria informativa esistente tra Brand e influencer in merito alla reale influenza di quest'ultimo, solitamente mascherata da fanbase ed engagement artificialmente elevati

Che siano comprati da terze parti oppure acquisiti tramite programmi di automazione, queste metriche vengono infatti sfruttate per aumentare il numero di sponsorizzazioni attive sul proprio profilo social.

 

influencer fraud Instagram - 02
 
 

Il motivo ? Semplice.

Nel mondo del social influencer marketing, maggiore il numero di follower, subscriber ed engagement rate di un influencer (intesi come indici di traffico sulla pagina) maggiore la fee richiesta per collaborare con esso.

E’ sbagliato pensare però che il fenomeno della visibilità artificiale sia una pratica volta solamente ad accrescere la remunerazione derivante da accordi di sponsorizzazione. Una lunga e accurata inchiesta del New York Times, analizzando le numerose aziende che si dedicano alla vendita di follower ed engagement falsi negli Stati Uniti, ha fatto luce sul fenomeno della Influence Economy, che negli ultimi anni ha coinvolto non solo social creator ma anche da diverse figure dello sport e dello spettacolo come pure politici e personalità di spicco del mondo della finanza. Addirittura un membro del board of control di Twitter ha comprato follower falsi da una delle aziende indagate dal Times. Sembra evidente che l’oggetto di questa pratica coinvolga in senso più ampio il concetto di autorevolezza presunta e percepita, misurata in termini di numero di follower e interazioni sui contenuti.

 

 

influencer fraud Instagram - New York Times Graphic

 

Un grafico che analizza i follower bot su Twitter (Immagine: The New York Times)

 

La comparsa di metodi sempre più sviluppati di influencer fraud è chiaramente un fattore endemico che non sta a significare che ci sia una crisi in corso o che sia tutto falso. Il settore è in buona salute, esistono migliaia di creator sul mercato e persino Facebook si sta adoperando per accogliere il fenomeno. Per ottimizzare la propria strategia occorre quindi imparare a riconoscere le pratiche fraudolente già in fase di selezione.

Le tipologie di Influencer Fraud su Instagram

Chiarimento: alcune delle tecniche descritte di seguito non sono definibili come fraudolente per sé, ma solo quando utilizzata come leva di negoziazione tra un influencer e Brand per ottenere fee di collaborazione più alte.

Dall’utilizzo di bot ai follower falsi passando per gruppi di engagement boosting e commenti automatizzati: in Hoopygang abbiamo categorizzato alcune delle strategie più utilizzate da alcuni utenti Instagram per collaborazioni economiche con brand e aziende, partendo da due macro-categorie principali:

  1. L’acquisizione artificiale di follower o subscriber, come segno di autorità acquisita in uno specifico settore;
  2. L’acquisizione artificiale di engagement, come rappresentazione della propria capacità di attrarre commenti e veicolare discussioni.

Questa guida prende come piattaforma di riferimento Instagram, considerata da oltre il 90% dei marketer come la piattaforma più importante per sviluppare campagne di influencer marketing. Troverai in questa guida alcuni link a risorse che abbiamo preparato per altre piattaforme importanti nel panorama social, come Youtube o Twitter. Fai pure riferimento a quelle risorse per le pratiche specifiche.

1. L’acquisto di "fake" follower

I follower finti o disinteressati sono tutti quei profili che sono stati acquisiti grazie a una compravendita oppure a delle automazioni.

 

influencer fraud Instagram - annuncio vendita follower

Un annuncio per la vendita di follower su Instagram

 

L’acquisizione di follower è una pratica volta quindi a gonfiare i numeri di pagine o profili già esistenti. Non è un mistero infatti che per riconoscere un creator come influente si guardi spesso al numero dei suoi follower, una metrica che molti influencer marketing manager continuano a tenere in grande considerazione.

I primi indizi che devi tenere in considerazione quando parliamo di acquisizione follower sono i seguenti :

  1. Tanti follower, poco engagement (facile da osservare)
  2. crescita anomala del numero di follower (relativamente facile da osservare) 

A. Tanti follower/subscriber, poco engagement

Nel caso di instagram, la metrica di riferimento è l’Engagement Rate (ER). Esso viene definito come il rapporto tra Engagement medio (like, commenti, condivisioni) degli ultimi 5, 10, 20, o 50 post in rapporto al numero di follower del profilo.

 

influencer fraud Instagram - engagement rate Seo Chef

Formula per calcolare il tasso di engagement (SEO Chef

 

Un engagement rate particolarmente basso (ad esempio, inferiore all’1% per profili con meno di 100k follower) può essere indice di un numero di follower artificialmente alto rispetto a quelli realmente attivi sulla pagina. Puoi fare riferimento a questa tabella per i valori medi che ti aspetteresti per i vari profili su Instagram.

Attenzione però: l’Engagement rate in senso generale è una metrica di “bontà” del profilo, inteso come interesse medio generato. Non necessariamente è la metrica primaria per l’analisi anti-frode, specialmente se non corrispondente a valori particolarmente anomali.

B. Crescita anomala del numero di follower

Per scoprire se un profilo ha avuto una crescita anomala di follower, è possibile utilizzare un efficace tool disponibile gratuitamente in rete: Socialblade. Con questo si potranno analizzare account di sei diverse piattaforme social: Instagram, YouTube, Twitter, Twitch, DailyMotion e Mixer.

Con questo tool gratuito puoi scoprire nel dettaglio come e quando un account ha acquisito i propri follower. Il procedimento è molto semplice: inserisci il social handle del profilo che vuoi analizzare nel campo di ricerca in alto a destra per ottenere una statistica del numero di follower guadagnati mensilmente. 

 

influencer fraud Instagram - Socialblade home

 

 

La funzione più utile per comprendere se la crescita dei follower è avvenuta in maniera anomala per il suo account è il grafico che troviamo a fondo pagina.

 

influencer fraud Instagram - Socialblade 01
 

 

Questo è l’andamento di un profilo che ha guadagnato i suoi follower in modo organico. Puoi vedere come ci sono stati dei giorni in cui il numero dei follower è aumentato di diverse unità, come si notano anche dei profili che hanno smesso di seguire l’account. Questo andamento non denota alcun picco nel numero di follower, picco che invece caratterizza il momento di acquisto di follower falsi.

 

influencer fraud Instagram - Socialbalde 02

 

 

Nel grafico puoi vedere l’andamento di un profilo che ha allargato la sua fanbase in maniera anomala. È facilmente identificabile un picco di oltre 20mila follower nei primi giorni di dicembre 2017, un numero molto importante in un lasso di tempo brevissimo. Certo, anche organicamente è possibile notare dei picchi ma questi non sono mai né così marcati e neppure così importanti in fatto di numeri.

Questo account ha infatti più che raddoppiato il numero di follower da un giorno per l’altro! Ecco che con una semplice analisi visiva hai potuto riconoscere immediatamente un account che ha acquistato follower.

In una fase di analisi e selezione dell’account di un influencer, Socialblade può essere uno strumento fondamentale per scovare facilmente un seguito falso. In più e completamente gratuito. Non c’è motivo per non usarlo.

La guerra dei bot: un’analisi più approfondita

Due indizi fanno una prova, ma se ti trovi nella situazione in cui l’engagement rate non abbia assunto valori anomali e non risultino trend di acquisizione follower evidenti, dovrai fare un passo più in là per scoprire se l’influencer di tuo interesse ha acquistato follower su Instagram.

Prima di farlo però, è utile comprendere alcune definizioni: da una parte ci sono i “following bot”, ovvero profili falsi creati ad hoc per seguire quegli account che decidono di comprarli; dall’altra invece troveremo una serie di follower reali ma disinteressati, ovvero follower o subscriber ottenuti con tecniche automatiche come il follow/unfollow, che il più delle volte non sono interessati ai contenuti del profilo seguito. Vediamoli insieme.

I "following" Bot

I following bot sono account completamente fittizi che operano in modo automatizzato, seguendo profili in maniera apparentemente organica.

Ci sono diversi modi per capire se un profilo di nostro interesse è seguito da account bot. Se non possiedi una piattaforma automatizzata (la nostra è in release quest’anno!), il primo passo può essere di cominciare a “spulciare” la lista dei follower alla ricerca di alcune anomalie evidenti (leggi pure la nostra guida su come riconoscere un bot su Instagram).

Ci sono diversi modi attraverso i quali alcuni utenti Instagram acquistano i bot per aumentare i propri follower e ottenere collaborazioni commerciali su Instagram. Conoscere i servizi che alcuni creator usano per aumentare il proprio seguito su Instagram è essenziale per selezionare collaborazioni più efficaci. 

Follower reali ma disinteressati

I profili falsi, o bot, sono chiaramente un problema, ma in realtà sono facilmente identificabili. La sfida maggiore, per chi deve selezionare influencer per una campagna di influencer marketing, è quella di essere in grado di riconoscere un profilo che ha gonfiato la propria base di follower con utenti reali ma acquisiti in modo automatizzato o non organico. 

 

influencer fraud Instagram - Kim Kardashian
 

 

I profili delle celebrity hanno milioni di follower, ma non è detto che siano tutti interessati allo stesso modo ai loro contenuti. Ci sono vari motivi per cui si seguono le celebrity: dall’interesse per la loro vita, alla voglia di criticarli, al semplice fatto di conoscerli e di seguirli solo perché sono famosi.

Il numero di follower che si può ottenere è dovuto ad una strategia di acquisizione massiva: gli utenti che vengono raggiunti non sempre sono interessati ai contenuti prodotti dal profilo. È come pescare con una rete da pesca, non abbiamo la sicurezza che tutto il pescato sarà di una sola razza, ma potremmo trovare sgombri come orate e anche un occasionale spigola. La similitudine serve a ribadire che non è detto che la gente seguirà un profilo perché realmente interessata a quei contenuti, anzi. L’interesse maggiore sarà per quel follow barattato per un altro. Due delle principali tecniche di automazione che hanno come obiettivo l’aumento dei follower reali di un profilo sono:

  1. Follow/unfollow”
  2. Automazione dei commenti

Entrambe le pratiche sono vengono annoverata tra le tecniche di influencer fraud quando vengono utilizzate in modo massivo. Infatti sia il follow/unfollow che il commento targettizzato di post non sono tecniche fraudolente di per sé ma è la loro attuazione in modo automatico a fare in modo che lo siano.

A. Follow/unfollow 

Diventata di comune utilizzo tra gli utenti di Instagram, Twitter e Facebook (meno presente su social più improntati al video come YouTube o Twitch) con lo scopo di aumentare la propria fanbase. Si tratta di un’operazione molto semplice: seguire un profilo/pagina/utente per pochi giorni, monitorare se questo inizia a seguirci a sua volta, in caso negativo si toglie il like/follow al profilo e si passa a un altro.

 

influencer fraud Instagram - 03
 

 

Se attuata in modo manuale è una tecnica faticosa cui va dedicato molto tempo. In un documento excel si tiene traccia dei profili che quotidianamente si iniziano a seguire (dai 50 ai 100 ogni giorno) per poi andare a controllare dopo alcuni giorni (dai 4 ai 7) se questi ci seguono a loro volta. Nel caso non lo facciano si toglierà il nostro follow per passare ad altre. Puoi immaginare come questo procedimento sia laborioso. Per questo se attuato in modo massivo e automatizzato può risultare un comportamento fraudolento.

 

influencer fraud Instagram - vendita bot

Homepage di un sito che promette di aumentare i follower di un profilo. Questi servizi di vendita fanno spesso uso di bot per follow/unfollow.

 

Con l’automazione è possibile andare a seguire migliaia e migliaia di profili ogni giorno. Alcuni servizi, come il famoso Instagress (ora chiuso), permettevano di fare follow/unfollow in modo automatico. Anche se adesso l’utilizzo di questi bot viene riconosciuto da Instagram, con conseguenze che vanno dal ban temporaneo fino alla completa chiusura dell’account, è sempre meglio controllare il comportamento di un profilo utilizzando ancora una volta Socialblade: questo permetterà non solo di tenere traccia dei follower ma anche di quanti profili vengono seguiti.

 

influencer fraud Instagram - Socialblade 03

In questa serie di grafici, nella seconda riga puoi notare come il profilo abbia fatto uso continuo di follow/unfollow.

 

Su base quotidiana i profili seguiti cambiano di diverse migliaia di unità passando da 1000 a 2000 con picchi fino a 3000. Il risultato di questa tecnica si manifesta nel primo grafico: i follower totali continuano ad aumentare con una curva in continua ascesa dall’apparenza organica.

 

influencer fraud Instagram - Socialblade 04Un altro esempio dell’andamento dei profili seguiti da un profilo che fa follow/unfollow.

 

Proprio grazie a questo grafico puoi notare come sia importante mettere sempre in relazione i diversi dati, quello che preso singolarmente può essere visto come un dato organico è in realtà risultato di un’operazione fraudolenta.

Questo aumento di follower è infatti una vera crescita organica. L’altro lato della medaglia è che i follower acquisiti in questo modo non sono necessariamente interessati a ciò che l’influencer propone portando quindi a un conseguente abbassamento dell’engagement sui post del profilo.

B. Automazione dei commenti

Questa automazione può però essere utilizzata anche con una finalità simile a quella del follow/unfollow, ovvero aumentare in modo apparentemente organico i follower della propria pagina. Come funziona?

Un bot viene collegato al profilo che ne vuole fare uso e comincia a mettere like e commentare post in maniera automatica. Per tentare di raccogliere nuovi follower che possano essere effettivamente interessati ai contenuti che questo profilo pubblica si andranno a cercare dei profili che potranno essere affini. Questo è possibile andando a selezionare decine e decine di hashtag diversi a cui mettere like e commentare. Gli hashtag selezionati saranno necessariamente simili a quelli che utilizza il profilo automatizzato da #travel a #lifestyle, oppure #fashion e #food in tutte le loro declinazioni.

È una tecnica più vicina al vecchio spam. L’idea è quella di mostrarsi sempre presenti, essere dappertutto e in ogni luogo così da catturare l’attenzione di nuovi utenti che andranno a visitare la pagina profilo e probabilmente seguirlo. 

 

influencer fraud Instagram - commenti

Tre commenti automatizzati riconoscibili dalla generalità e dell’uso di emoji.

 

In questo modo chi utilizza un bot per commentare, anche se i commenti saranno neutri e generalisti (nella sezione fake engagement ti spiegherò nel dettaglio il funzionamento dei commenti automatizzati), apparirà in centinaia/migliaia di profili, probabilmente interessati ai nostri argomenti, dimostrandosi sempre attento e attivo. Questo può portare a curiosità da parte degli utenti che, vedendo un profilo particolarmente attivo, sono spinti a visitare e poi seguire l’account che fa utilizzo di bot. Insomma si automatizza un processo assolutamente normale di presenza sui social che ogni influencer deve avere.

Nella prossima sezione parleremo invece della seconda macrocategoria di frode, tenendo sempre come esempio Instagram: il fake engagement.

2. L'acquisto di "fake" engagement

Ti ho già parlato di come si debba mettere in relazione il numero di follower con delle altre metriche per riuscire ad avere dei dati che diano una lettura più efficace di quale sia la reale influenza del creator con cui vogliamo collaborare. Ecco perché si deve fare un’analisi incrociata del numero di follower insieme a varie metriche di engagement - like, commenti, regram e tutte quelle metriche che indicano una interazione tra una persona e l’account che stiamo analizzando.

 

influencer fraud Instagram - 04 
 

Perché? Solo in questo modo possiamo avere una prima valutazione oggettiva del reale impatto che l’influencer ha sui suoi follower. Se un profilo è seguito da un 50mila persone ma i commenti e i like ai post sono meno di 100 ci sono molte probabilità che ci sia qualcosa che non va.

Per questo bisogna fare attenzione all’engagement totale: può essere il modo principale per scoprire se quello che ci troviamo di fronte sia un profilo genuino oppure no. Certo perché durante il difficile lavoro di selezione di un influencer non è possibile analizzare in modo approfondito ogni singolo profilo ci passi per mano. Solo quando notiamo certi piccoli dettagli cominciamo a dubitare della genuinità dell’account e cominciamo ad analizzare i follower con le tecniche spiegate cui sopra.

 

influencer fraud Instagram - instagress

 

La pagina account di Instagress, uno dei più famosi software di automazione su Instagram. Ora chiuso.

 

Anche le frodi legate al fake engagement si possono suddividere in due macro tipologie: quelle fatte per aumentare i like e quelle per ottenere maggiori commenti.

I like falsi sono principalmente automatizzati (vedremo in seguito alcuni esempi di like organici ma comunque legati a strategie fraudolente) così come i commenti, anche se la provenienza di questi può essere ambivalente. 

 

influencer fraud Instagram - stormlikes

StormLikes, uno dei servizi più utilizzati ha un’apparenza molto professionale

 

Un profilo che avrà fatto utilizzo di questi servizi automatizzati avrà un’apparenza iniziale professionale e funzionante senza che anomalie evidenti saltino all’occhio, per questo nel processo di selezione questo è uno dei momenti più critici per la tua strategia. Ed è un processo in cui, in mancanza di un tool specializzato, dovrai affidarti al lavoro manuale per poter essere il più efficace possibile.

I “finti” like su Instagram

I finti like su Instagram non sono facili da scoprire, necessitano sia di monitorare il profilo in tempo reale che di un’analisi approfondita dei profili che hanno messo l’apprezzamento. Questi infatti andranno scrutinati uno alla volta per scoprire se si tratta di bot veri e propri, quindi account semi deserti che seguono tantissimi profili, oppure se sono follower reali.

E’ utile monitorare in diretta la generazione dei like. Se un post fa 10k like nei primi cinque minuti dalla pubblicazione con estrema probabilità o si tratta di Kim Kardashian oppure di un programma di automazione che fa in modo di veicolare centinaia di account sul profilo che ha acquistato il servizio di engagement.

  

Ecco cosa succede quando un account con 8 milioni di follower posta un nuovo contenuto.

 

I “finti” commenti su Instagram 

Per imparare a riconoscere i finti commenti basta un po’ di pratica. Devi armarti di buona volontà e iniziare a fare una veloce analisi semantica dei commenti dei post. In mancanza di una piattaforma specializzata, probabilmente non avrai tempo per andare ad analizzare decine e decine di post con centinaia di commenti l’uno. Per questo il lavoro di analisi lo potrai limitare ai primi post della pagina ( dai sei ai nove per una maggiore profondità). I commenti falsi si dividono in due categorie:

  1. Commenti automatici
  2. Commenti provenienti da Engagement Group

I primo sono ovviamente quelli provenienti da programmi che permetto di inserire delle operazioni automatiche nel proprio profilo, i secondi invece sono commenti fatti da utenti reali che appartengono a dei gruppi che si scambiano engagement tra loro, per cui la loro qualità e interesse non saranno certo alti.

A. Commenti automatici

 Su Instagram la presenza di automazioni dedicate ai commenti è decisamente massiccia (anche se recentemente anche YouTube ha visto crescere il fenomeno). Dal momento che però parliamo di linguaggio, anche su questa piattaforma il metodo di analisi rimane lo stesso: analisi semantica e linguistica dei commenti. Per una prima analisi dei commenti puoi iniziare suddividendoli in tre categorie. Quelli con solo emoji, quelli con una massimo due parole entusiaste e commenti invece più lunghi. Gli ultimi sono quelli che con più probabilità sono stati fatti da utenti veri, soprattutto se nella stessa lingua del post e se relativi in modo più o meno evidente al copy del post. 

 

influencer fraud Instagram - commenti 02

 

Ecco un esempio delle tre diverse tipologie di commenti: uno entusiasta automatizzato, uno con sole emoji e altri due puramente organici (in questo caso l’account è di una famiglia e postava sia in italiano che inglese).

Passiamo ad analizzare i commenti con poche parole, spesso molto entusiaste. Ti sarà capitato di trovare su diversi account Instagram, personali, aziendali o di vari influencer, dei commenti che vanno dall’”Amazing!” al “Beautiful feed”, “Wonderful!”, “nice pic” e quant’altro. Questi commenti, specialmente se fatti in una lingua diversa rispetto a quella del post, possono essere opera di bot.

Grazie a dei semplici programmi automatizzati infatti questi bot pubblicano commenti estremamente generici ma entusiasti, come quelli di cui sopra. Proprio la genericità dei commenti - che non rispondono mai a ciò di cui si parla nel post ma nemmeno fanno apprezzamenti particolari sulla tipologia di immagine presente - fa in modo che appaiano come delle interazioni organiche ad uno sguardo disattento. Inoltre questi commenti sono prevalentemente in lingua inglese, non importa in che lingua sia stato scritto il post commentato. Ciò può creare qualche minima difficoltà se ci si trova di fronte ad un profilo in lingua inglese oppure bilingue. 

 

influencer fraud Instagram - auto comment

 Gramto è un servizio che offre la possibilità di commentare automaticamente. 

 

Ci sono però alcune precisazioni da fare. Se analizzando un profilo ti capita di trovare alcuni commenti fatti da bot, non sempre si tratta di engagement comprato. Se questi commenti si amalgamano organicamente agli altri presenti sul post sono probabilmente dei bot che commentano su hashtag programmati, sono quelli utilizzati da alcuni profili per aumentare in modo organico i propri follower di cui abbiamo parlato nella sezione fake follower.

Si tratta quindi di commenti automatizzati di terze parti e non comprati per aumentare l’engagement di un profilo. Se invece i commenti automatizzati sono presenti in modo massivo coprendo più del 45% del totale è molto probabile che siano interazioni acquistate. 

 

influencer fraud Instagram - commenti 03

 Un esempio di commenti automatizzati

 

Queste tipologie di commenti, quelli fatti da bot di terze parti o da bot acquistati presentano anche dei profili di partenza decisamente diversi. Sono infatti di due tipologie, quelli di utenti reali che usano programmi di automazione e profili falsi automatizzati (i veri e propri bot).

In mancanza di una piattaforma specializzata, l’unico modo per riconoscerli è quello di controllare manualmente ogni commento e chi lo ha fatto. Ormai abbiamo imparato a distinguere le diverse tipologie di profilo per cui i bot mostreranno pochi post, fotografie già presenti sul web e molti profili seguiti.

B. Engagement group 

Questa è una delle tecniche principali di influencer fraud, spesso poco conosciuta sebbene molto utilizzata in quanto si muove sulla sottile linea di demarcazione tra legale e illegale: stiamo parlando degli engagement group.

Cosa sono? Gli engagement group, detti anche influencer pod, sono dei gruppi chiusi ai quali ci si può iscrivere per ottenere like immediati dopo la pubblicazione di un post in modo da aumentarne la visibilità. Con il sempre maggior potere di Instagram molti gruppi si stanno dedicando esclusivamente a quella piattaforma ma esistono gruppi per i maggiori social sul mercato: Facebook, Twitter, e anche YouTube. Ma vediamo meglio come funzionano.

 

influencer fraud Instagram - engagement groups

 Un esempio di una pagina che permette di iscriversi a un engagement group.

 

Esistono due tipologie di engagement group, le cui differenze sono minime ma sostanziali nell’impatto:

  • Gruppi privati
  • Gruppi round

La prima tipologia è il semplice gruppo privato. Questo si può trovare su Instagram Direct ma anche su Facebook, Discord e anche Reddit ha numerose pagine dedicate. La piattaforma più utilizzata è però Telegram su cui è possibile trovare decine e decine di gruppi.

 

influencer fraud Instagram - engagement group facebook

 La promozione di un pod su Facebook

 

In questi gruppi i diversi membri aggiornano gli altri utenti sui loro nuovi post e contenuti (dai video su YouTube alle storie su Instagram o Facebook). Tutti quanti gli appartenenti al gruppo avranno così l’obbligo di mettere like e/o commentare il post nel più breve tempo possibile. Le regole variano da gruppo a gruppo, ma spesso sono richiesti un numero minimo di follower per partecipare e tempi di risposta che variano da 5 a 10 minuti dalla pubblicazione dell’ultimo post. Inoltre prima di poter postare i propri contenuti gli iscritti dovranno mettere like e commentare gli ultimi post degli altri utenti. A differenza dei gruppi su Telegram e Facebook che non hanno limitazioni di numero e che quindi possono raccogliere anche migliaia di persone, i gruppi su Instagram possono avere solo fino a 32 membri e per partecipare ad alcuni di questi c’è bisogno di superare rigide regole di accesso.

 

influencer fraud Instagram - engagement pod rules

 Regole da seguire per entrare in un Instagram DM group.

 

Il secondo tipo di gruppo è il cosiddetto gruppo Round e la principale differenza è l’essere suddiviso in turni: i round da cui prende appunto il nome. 

Nei Round è richiesto agli utenti di postare in momenti specifici e non casualmente durante la giornata. Per esempio, se un profilo fa parte di un gruppo con 100 utenti e ha un round programmato per le 11 di mattina avrà la certezza che entro quell’ora otterrà 100 like e commenti al post che pubblicherà. Il compito dei membri del gruppo è reciproco, quindi in questo gruppo di 100 persone un iscritto dovrà mettere 99 like e commenti ai post di tutti gli altri iscritti. Le regole di questi gruppi sono spesso più ferree dei gruppi semplici, anche se non è richiesto di mettersi in pari con i round precedenti è obbligatorio selezionare almeno un round al giorno a cui partecipare e soprattutto commentare e mettere like a tutti i post di quel round entro un tempo massimo che non supera mai l’ora ma per i gruppi più piccoli può anche essere di 15/30 minuti. 

 

influencer fraud Instagram - 05 

 

A cosa serve partecipare ad un influencer pod? Le finalità cambiano da social a social, ma una che li accomuna tutti è aumentare, in modo apparentemente organico, commenti e like al post. Nello specifico invece su YouTube servono ad aumentare anche le visualizzazioni del video e a spingerlo verso la sezione Consigliati della Homepage; su Twitter e Facebook serve principalmente per aumentare like e condivisioni facendo in modo che appaia sulle timeline dei follower dei membri del Pod; su Instagram oltre ad aumentare l’engagement serve ad aggirare l’algoritmo per guadagnare visibilità e ottenere più visualizzazioni.

Semplificando molto il funzionamento dell’algoritmo possiamo dire che questo si basa sulla quantità di engagement ricevuto in un lasso di tempo determinato. Se un post riceve molti like e commenti in poco tempo dalla sua pubblicazione il suo ranking viene alzato, se questi like provengono da utenti che hanno molti follower a loro volta il ranking si alzerà ancora di più. In questo modo i gruppi con molti membri hanno il potenziale per aumentare notevolmente l’engagement di un singolo post.

 

influencer fraud Instagram - algorithm

Il posizionamento di un post sul feed in base all’algoritmo di Instagram (Buffer

 

Al raggiungimento di un livello elevato di engagement il post potrà apparire nella sezione Esplora di Instagram, in questo modo la sua visibilità aumenterà enormemente, arrivando così a coinvolgere un pubblico molto più ampio e portare potenzialmente nuovi follower al proprietario del post (il che ci riporta al problema dei follower disinteressati trattato nella sezione precedente).

Uno dei problemi principali per molti influencer che fanno uso di tecniche fraudolente, soprattutto come gli engagement group, è che alzano il livello di popolarità del proprio account ad un livello che precedentemente non avevano.

 

influencer fraud Instagram - instagram explore

La sezione esplora di Instagram

 

Risulta sempre più difficile smettere di utilizzare tali tecniche perché porterebbe a nette diminuzioni dei risultati del proprio account andando a “ferire” in modo diretto chi ne fa uso.

Non solo, in questo modo un influencer perde il “polso della situazione” non riuscendo più a capire quale possa essere il vero interesse da parte dei suoi follower per i suoi contenuti. Mentre prima si poteva capire immediatamente se i propri post erano apprezzati oppure no, facendo uso di tecniche fraudolente invece tra like e commenti falsi non è più cristallina la percezione del proprio pubblico. E smettendo di lavorare per il proprio pubblico si perde la propria identità come creator. Si mette a rischio la propria credibilità e il proprio personal brand. E fare tutto questo per un pugno di like forse non ha davvero senso.

Conclusioni

Riuscire a selezionare il giusto creator su Instagram è da sempre una delle sfide maggiori per ogni influencer manager.

Riuscire a districarsi tra account falsi, account che hanno un engagement gonfiato e altri che si sviluppano solo grazie a boost di altri, è una delle maggiori difficoltà. Speriamo con questo articolo di averti lasciato qualche strumento utile per fare al meglio il tuo lavoro e per diventare un esperto nella selezione di profili con cui collaborare (almeno su Instagram!). Inoltre ti consigliamo di dare un'occhiata al nostro software di gestione Influencer, RelationsTM, all'interno abbiamo un tool di analisi che permette di scovare i profili seguiti da bot o che hanno fatto acquisto di engagement e follower.

Tutto il settore dell’influencer marketing sta affrontando la sfida dell’influencer fraud e solo imparando a riconoscere al meglio i meccanismi e le principali tecniche di frode si riuscirà a combattere questo fenomeno. Sentiti libero di tornare periodicamente su questa pagina: la aggiorneremo continuamente con consigli su come scovare le nuove tecniche di frode e ti daremo nuovi esempi di come queste si sviluppano sui vari social.

 


Se sei interessato a scoprire le potenzialità del social influencer marketing, vuoi iniziare un programma con la nostra media company oppure sei semplicemente curioso, non esitare a contattarci cliccando qui sotto.