
L’influencer marketing è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, fino ad arrivare ad essere considerato una strategia di marketing consolidata. È difficile infatti trovare un brand che non si sia ancora avvicinato al mondo degli influencer per promuovere il lancio di un prodotto, un evento o semplicemente per far parlare di sé.
Ma qual è lo stato dell’industry influencer marketing? Cosa dobbiamo aspettarci nel 2020? Abbiamo deciso di fare un punto sullo stato attuale dell'influencer marketing partendo dalla raccolta di insight, dati ed evidenze del 2019 e delineare quello che secondo noi sarà il futuro dell’influencer marketing nel prossimo decennio.
Quali sono i Trend 2020 dell'influencer marketing?
Abbiamo individuato i 10 trend dell'influencer marketing del 2020 che dovranno essere presi in considerazione per l’impostazione di qualsiasi strategia di influencer marketing di brand e aziende.
#1 Marketing relazionale H2H
L'ascesa di Internet, dei big data e delle piattaforme di social media ha drasticamente modificato il panorama del marketing. Le aziende sono sempre più in grado di automatizzare alcuni aspetti della loro strategia di marketing.
Per questo nel 2020 verrà superato il concetto di B2B e B2C, verso quello che chiamiamo H2H: human to human. Il dialogo e lo scambio di opinioni tra brand e persone sarà sempre più autentico e diretto.
L’influencer diventa quindi una figura che si potrebbe definire “uno di noi”, quindi degno di fiducia. La leadership su un determinato settore (travel, food, green, lifestyle ecc.) gli viene riconosciuta dalla propria community che ogni giorno lo segue, ci interagisce, ascolta i suoi consigli.
#2 Micro Influencer Marketing
Non sempre “big is better”, saranno sempre più privilegiati i creator che parlano ad un pubblico più piccolo ma di nicchia, rispetto ai Macro-influencer e delle Celebrities.
Una delle trasformazioni che abbiamo già iniziato ad osservare nel 2019 è la tendenza dei brand di lavorare con più “micro influencer” e “nano influencer” anziché scegliere uno o due influencer più grandi.
I micro influencer sono persone reali e così anche i contenuti che producono per Instagram. È più probabile che utenti con meno di 50.000 follower pubblichino i loro post e le loro stories in autonomia, rispondendo anche ai commenti e ai messaggi dei propri follower senza delegare.
Questo fa sì che vengano percepiti con un minor livello di distacco con i propri follower e maggiore coinvolgimento, rispetto ai macro influencer e alle celebrities.
#3 Video Telling
L’80% dei contenuti degli influencer nel 2020 sarà in formato video. In questo contesto Tik Tok prenderà sempre più campo e Instagram proverà a controbattere con nuove funzionalità, alcune delle quali sono già in test in alcune countries.
Ed è proprio sul contenuto video che si basa il successo di quello che molti definiscono il social del momento: TikTok. Nato dalla fusione con musical.ly, è la piattaforma di riferimento della Generazione Z nata per la creazione e condivisione di video di breve durata a partire da una base musicale direttamente da mobile.
Solo in Italia conta circa 2,4 milioni di iscritti che trascorrono in media 52 minuti al giorni sul social.
Non si è fatta attendere la risposta di Instagram che, per cercare di contrastare il successo del colosso cinese, sta testando in Brasile Reels, una nuova funzionalità delle stories che si troverà tra le modalità Boomerang e Super Zoom: una volta selezionata, la persona potrà aggiungere un sottofondo musicale, una didascalia e sovrapporre delle scene per avere delle transizioni divertenti e fluide.
#4 Podcast
Come abbiamo più volte sottolineato, il video è sicuramente il formato re per i contenuti degli influencer marketing e lo sarà sicuramente per il 2020, ma accanto a lui si sta facendo sempre più spazio il contenuto audio: il podcast.
L’ascolto di podcast è una tendenza di consumo in continuo aumento e nel 2020 abbraccerà anche il mondo degli influencer che sperimenteranno l’audio-storytelling.
Vediamo alcuni dati. Nel 2019 il segmento podcast cresce, con 1,8 milioni di ascoltatori in più rispetto al 2018. Cresce anche la sessione media di ascolto: quasi 23 minuti di media vs i 19 del 2018.
Per far capire l’entità del boom del canale basti pensare che lo scorso febbraio, Matt Lieber e Alex Blumberg hanno venduto le quote della loro società di podcast Gimlet Media a Spotify per 230 milioni di dollari.
#5 User Generated Content
Chi meglio dei dipendenti e dei clienti soddisfatti può parlare del brand? Nelle strategie social vedremo sempre più la tendenza al coinvolgimento di questi nuovi ambassador per la creazione di contenuti autentici sui propri canali social, rintracciabili tramite hashtag ufficiali.
Le persone sono sempre più alla ricerca dell’autenticità del contenuto e, quello che considerano più attendibile, è proprio quello che proviene da chi è simile a noi, rispetto a chi percepiamo come distante come un brand o un’azienda.
Per questo gli UGC sono convincenti: le persone sanno che quei contenuti riflettono l’esperienza di altri utenti come loro, si immedesimano, si sentono vicini e simili e finiscono col fidarsi.
#6 Computer Generated Influencer
Accanto agli influencer in carne ed ossa nel 2020 vedremo l'esplosione dei CGI: Computer Generated Influencer creati digitalmente su misura per rispecchiare al meglio i valori e la vision dei brand.
Sembrano reali ma sono un mix di codice e grafica 3D e alcuni di loro non hanno niente da invidiare agli influencer umani perché vantano collaborazioni con brand affermati a livello globale.
Sono creati per imitare la vita di veri influencer, ma la differenza sostanziale è che possono essere controllati da tutti i punti di vista. Molti brand sono saliti sul carro dei CGI, attratti dalla possibilità di avere il controllo al 100% sull'influencer che li rappresenta.
#7 AR Revolution
Perché tecnologia della realtà aumentata giocherà un ruolo chiave nell'influencer marketing?
Si sa, le più grandi rivoluzioni nascono quando la tecnologia diventa accessibile a tutti, ed infatti questa rivoluzione sta nascendo tra gli instagramers, che si possono finalmente cimentare nella creazione di filtri personalizzati da utilizzare nelle stories e condividere con tutta la community di Instagram, guadagnando migliaia di views e nuovi follower.
I creator che vogliono vogliono crearsi un proprio filtro possono usare Instagram Spark AR, in cui è possibile sperimentare e dare libero sfogo alla creatività grazie alla realtà aumentata.
#8 Influencer Subscription Model
Il rapporto tra influencer e follower sarà sempre più stretto e intimo tanto che i follower saranno disposti a pagare una Subscription per accedere a contenuti esclusivi.
I follower fidelizzati, infatti, sono sempre più disposti a pagare un abbonamento per avere un contatto diretto con il proprio creator di riferimento, per incontrarlo o in generale per avere accesso a contenuti esclusivi, per diventare cioè follower premium.
Quale miglior esempio di Subscription model se non Slashers, la community del nostroAdvisor Marco Montemagno, in cui si possono trovare workshop, webinar e case history di successo di grandi professionisti. Per accedere a Slashers bisogna superare una selezione e pagare una quota d'iscrizione: esclusività è la parola d’ordine.
#9 Artificial Intelligence as a Service
Il machine learning e l'intelligenza artificiale saranno alla base della gestione di qualsiasi strategia di influencer marketing.
Quando un brand o i marketer vanno alla ricerca di influencer da coinvolgere in campagne di sponsorizzazione, le probabilità di “sposare” l’influencer sbagliato aumentano in modo esponenziale, se si decide di affidarsi ad una ricerca manuale.
Per questo motivo sono nate piattaforme di influencer marketing basate sull'Intelligenza Artificiale pensate appositamente per analizzare i dati e facilitare il processo stesso di gestione delle campagne di influencer marketing, come la nostra piattaforma Relations®.
#10 Social Shopping
Lo shopping sarà sempre più social e gli influencer saranno i protagonisti assoluti per guidare i propri follower nella scelta di prodotti. Grazie all'evoluzione in chiave influencer marketing della nuova funzionalità Checkout di Instagram - tutt'ora in test - gli influencer potranno taggare i prodotti del brand con il quale stanno collaborando e, gli utenti, potranno acquistare e procedere al checkout direttamente dal profilo dell'influencer.
In questo modo la shopping experience non viene mai interrotta: l'utente non deve uscire dalla piattaforma per completare l'acquisto e non deve neanche passare dai canali ufficiali del brand.
Non solo Instagram però... si stanno affacciando sul mercato nuove piattaforme appositamente ideate per massimizzare le performance della shopping expierience tra influencer e follower. Come il live shopping, di cui abbiamo parlato qui.